Da ‘L’armistizio di Compiègne’:
“ti sei fatto crescere i baffi?”,
“Sì Delfino, ora sono un uomo sposato e mi danno un’aria più matura, non trovi?”
“Non tanto, sembri un Carabiniere”.
Tutto andò splendidamente, il ricco pranzo era quasi interamente a base di pesce, il nome del ristorante, ‘A Scorpacciata’, non tradì le aspettative; settembre offriva triglie, ricciole, tonni e palamiti di stagione, iniziarono con una spaghettata a base di un condimento che le conteneva tutte…
INGREDIENTI:
Spaghetti – 500 g.
Ricciola – un trancio 300 g.
Pomodoro fresco – 300 g.
Vino bianco – 1/2 bicchiere
Prezzemolo tritato – 1 ciuffo
Triglie di scoglio sfilettate – 300 g.
Aglio – 1 spicchio
Olio E.v.o. – q.b.
Sale e pepe – q.b.
PREPARAZIONE
Sciacquare le triglie e la ricciola, pelare i pomodori tagliarli a filetti e mettere il tutto da parte.
Mettere due cucchiai d’olio in una padella capiente e soffriggere l’aglio schiacciato intero; aggiungere il pomodoro e far cuocere per qualche minuto. Non appena il pomodoro sarà appassito eliminare l’aglio, unire le triglie e la ricciola e far rosolare per qualche minuto. Sfumare con il vino e, nel frattempo, cuocere la pasta al dente.
Scolare la pasta e adagiarla nella padella insieme al condimento. Aggiungere un filo d’olio e qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta e far mantecare fino a cottura completa.
Servire la pasta con ricciola e triglie spolverando con prezzemolo tritato e un filo d’olio.
Da: ricettedisicilia