Henry Tandey – L’uomo del destino

S:1 – Ep.8

Henry Tandey è una persona qualunque.

Nacque a Leamington il 30 agosto 1891, figlio di James Tandey uno scalpellino ex-soldato.

Prima di arruolarsi, frequentò la locale St Peter’s School e trascorse gran parte della sua giovinezza in un orfanotrofio, dopodiché si dedicò a lavorare come assistente di caldaia in un albergo.

Volontario nell’Esercito Britannico nel 1911, dopo l’addestramento di base, fu assegnato nei Green Howards in Sudafrica.

Nell’ottobre 1914, quando l’Impero britannico entrò nella prima guerra mondiale, Tandey prese parte nella prima battaglia di Ypres dove fu ferito a una gamba durante la battaglia della Somme.

Il 5 maggio 1917, dopo essere stato dimesso dall’ospedale militare, venne trasferito al 9º Battaglione e il 27 novembre, durante la battaglia di Passchendaele, fu ferito una seconda volta.

Dopo due mesi di cura in Inghilterra, tornò al 3º Battaglione, poi al 12º e in fine fu arruolato nel Reggimento Duca di Wellington.

Il 28 luglio 1918, durante la seconda battaglia di Cambrai, Tandey fu responsabile dei bombardamenti contro le trincee tedesche impegnati sulle linee a ovest di Canal du Nord.

Quel giorno, durante un assalto, Tandey prese due suoi commilitoni, si precipitò sotto il fuoco nemico e bombardò una trincea, catturando nel frattempo più di 20 prigionieri nemici.

Il 12 settembre, il 5º Battaglione fu coinvolto nel villaggio di Havrincourt e in quell’occasione Tandey, avendo soccorso diversi feriti sotto il fuoco nemico il giorno precedente, condusse un nuovo attacco bombardando alcune trincee tedesche e facendo, anche in quell’occasione, molti prigionieri.

Il 28 settembre, nel corso della battaglia di Cambrai-San Quintino, il ventisettenne Tandey impegnò un attacco a sorpresa contro una postazione tedesca nel villaggio di Marcoing quando il suo plotone fu bloccato dal fuoco di una mitragliatrice nemica.

Strisciò in avanti sotto il fuoco nemico, trovò la postazione e la abbatté con il supporto di una squadra armata anch’essa di mitragliatrice.

Dopodiché organizzò una difesa di un canale controllato dai tedeschi, per consentire ai suoi commilitoni la traversata del ponte.

Quella stessa sera, durante un altro assalto, Tandey e altri otto compagni furono circondati da numerosi soldati tedeschi, ma Henry, nonostante fosse gravemente ferito una terza volta, guidò una carica alla baionetta contro il nemico e rifiutò di lasciare la posizione fino alla fine dell’attacco.

Essendosi distinto per il combattimento, fu decorato con la Distinguished Conduct Medal il 5 dicembre 1918 e quindi con la Victoria Cross il 14 dicembre.

Il 13 marzo 1919 il The London Gazette pubblicò un articolo secondo cui Tandey era stato decorato con la Military Medal per l’azione a Havrincourt e quest’ultimo fu dimesso dal servizio attivo.

Nonostante questo, si è ri-arruolato nel 3º Battaglione del Reggimento Duca di Wellington il giorno successivo e il 18 marzo fu promosso caporale.

Il 17 dicembre fu decorato dal re Giorgio V a Buckingham Palace.

Prestò servizio con il 3º Battaglione fino al 4 febbraio 1921, quando fu assegnato al 2º Battaglione ma quattro giorni più tardi propose di tornare con il grado di soldato semplice.

Servì con il 2º Battaglione a Gibilterra, in Turchia e infine in Egitto.

Si congedò dall’esercito il 5 gennaio 1926 con il grado di sergente.

Dopo il congedo, Tandey si trasferì a Coventry e si dedicò al mestiere di guardia della sicurezza presso una fabbrica appartenente alla compagnia automobilistica Triumph Motor Company, si sposò due volte e non ebbe figli.

Morì per cause naturali il 20 dicembre 1977 all’età di 86 anni.

Secondo le sue ultime volontà il suo corpo fu cremato e le sue ceneri furono disperse presso il cimitero militare di Marcoing il 23 maggio 1978, lo stesso luogo della battaglia di Cambrai-San Quintino.

Fino a qui abbiamo raccontato la storia di un valoroso soldato inglese, ferito tre volte in battaglia, che ha abbattuto parecchi nemici tedeschi in guerra e per questo ha ricevuto vari encomi, fino a qui, la storia di Tandey è simile a quella di parecchi altri militari come lui.

Ma c’è un particolare che distingue Tandey dagli altri, non riguarda i tedeschi uccisi ma bensì, quelli a cui non ha sparato avendone l’occasione, anzi, per essere più precisi, QUELLO in particolare a cui non ha sparato proprio a Marcoing, dove ha voluto che le sue ceneri fossero disperse dopo la sua dipartita.

Per sua stessa ammissione l’inglese ha dichiarato che durante la Grande Guerra non aveva mai sparato a un soldato tedesco ferito, disarmato o in fuga, ma aveva fatto di tutto per uccidere un nemico in battaglia per legittima difesa.

Certo, nel 1918, non sapeva bene a chi NON aveva sparato a Marcoing, ma 22 anni dopo si ricordava ancora di quel nemico ferito nel mirino del suo fucile che lo fissava e del suo indice incapace di premere il grilletto.

Tandey raccontò in un’intervista pubblicata sul Sunday Graphic nel 1940, un fatto di cronaca secondo cui sostenne di avere incontrato il futuro dittatore nazista Adolf Hitler proprio nel giorno della battaglia di Marcoing.

Hitler, gravemente ferito da una scheggia in una trincea del locale villaggio francese, ebbe infatti un incontro ravvicinato con Tandey, il quale, vedendolo incapace di difendersi, decise di risparmiargli la vita dopo avergli puntato la sua arma; Hitler fece un cenno di ringraziamento prima di lasciare andare Tandey.

Durante la prima guerra mondiale, Hitler si arruolò dapprima come volontario ottenendo il grado di caporale nelle campagne di Francia e Belgio.

Nel 1917 fu ferito anch’esso ad una gamba durante la battaglia delle Somme ricevendo la Croce di ferro come onorificenza.

Effettivamente, Il 28 settembre 1918, dopo aver trascorso due settimane di congedo a Berlino, Hitler fu ferito da una scheggia in una trincea nel villaggio di Marcoing durante la battaglia di Cambrai-San Quintino in Francia, mentre era in corso un assalto a sorpresa da parte di un plotone britannico del Reggimento Duca di Wellington, la storia raccontata da Tandey reggeva al decorso storico.

Nel 1938, durante la conferenza di Monaco, Tandey ricevette i saluti di Hitler da parte del Primo ministro britannico Arthur Chamberlain.

Quest’ultimo, nel corso dell’incontro con il dittatore nel Berghof, aveva anche notato un dipinto (inizialmente conservato e commissionato nel 1923 dai Green Howards nel Richmond Museum) del pittore Fortunino Matania, raffigurante un soldato britannico mentre trasporta un commilitone ferito nel corso della prima battaglia di Ypres, al che Hitler rispose al primo ministro che il soldato raffigurato era proprio Tandey.

A quanto pare il Führer aveva visto nel 1918 un articolo di giornale sulla decorazione di Tandey e aveva conservato il ritaglio dopo averlo riconosciuto come colui che gli aveva risparmiato la vita.

Tuttavia, quando Hitler prese il potere in Germania nel 1933, questi diede degli ordini ai suoi ufficiali di condurre un’indagine sulle operazioni militari dell’Esercito Britannico nella prima guerra mondiale.

Nel 1936 uno dei membri dello staff investigativo, il dottor Otto Schwend, chiese ai Green Howards di fargli pervenire la riproduzione del quadro e il comandante del reggimento, il tenente colonnello Earle, accolse la richiesta, dopodiché la riproduzione del dipinto di Matania venne recapitata proprio nelle mani del Führer, che lo fece appendere nel suo omonimo rifugio alpino bavarese.

Nel corso dell’intervista, l’ex-soldato britannico, dopo che la sua città fu decimata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, confermò il gesto con queste parole:
«Non potevo sparare a un uomo ferito, così l’ho lasciato andare… Avessi saputo allora cosa sarebbe diventato quel caporale! Ora, davanti a tutti questi morti e feriti di Conventry, Dio sa quanto mi dispiace averlo risparmiato.»

Ma sulla veridicità di questo evento sussistono molti dubbi e, anzi, successive verifiche documentali sembrano dimostrarne la falsità.

La prima incongruenza viene proprio dal dipinto della residenza bavarese del Führer, a quanto pare Hitler aveva affermato di aver riconosciuto nel dipinto un soldato incontrato nel 1918, ma il dipinto raffigura una battaglia realmente avvenuta nel 1914.

Il dottor David Johnson, biografo del soldato Tandey, getta ulteriori dubbi sulla storia.

Ha sottolineato che anche se la data fosse stata accurata, sarebbe stato improbabile che il soldato Tandey fosse stato riconoscibile dal dipinto.

Era stato ferito durante la battaglia del 1918 e, a differenza del dipinto, sarebbe stato “estremamente trasandato e coperto di fango e sangue”.

Forse ancora più convincente è il fatto che il dottor Johnson sostiene che non c’era modo che il soldato semplice Tandey e il caporale Hitler si fossero incrociati perché il 17 settembre l’unità di Hitler era stata spostata circa 80 km a nord di quella del soldato Tandey, che si trovava a Marcoing, vicino a Cambrai, nel nord della Francia.

L’incontro tra i due uomini avrebbe dovuto aver luogo il 28 settembre 1918, ma i documenti conservati presso l’Archivio di Stato bavarese dimostrano che Hitler era in congedo tra il 25 e il 27 settembre.

“Ciò significa che Hitler era in licenza o stava tornando da una licenza in quel momento oppure si trovava con il suo reggimento a 50 miglia a nord di Marcoing”, ha affermato il dottor Johnson.

Al suo ritorno in Gran Bretagna, si presume che il signor Chamberlain abbia telefonato al soldato Tandey per comunicargli i dettagli dello scambio di battute avuto con Hitler ma gli archivi della British Telecom aggiungono ulteriori dubbi: Tandey non aveva un telefono.

Alla fine, non abbiamo prove del mancato colpo sparato di Tandey ad Adolf Hitler ma, purtroppo, abbiamo fin troppe prove di ciò che il Führer fece dopo quel 28 settembre 1918 a Marcoing.

Ma questa, è un’altra storia.

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