Da ‘L’armistizio di Compiègne’:
Il programma di Corelli era semplice, agli altri due non rimase che annuire, poi aggiunse:
“Borrini, stanotte gli zaini li mettiamo sotto al mio letto!”
“Sergente, per quanto russi potrei rubarteli senza nemmeno svegliarti se volessi, stai tranquillo, non li toccherò”,
rispose l’ardito sorridendo, il Sergente guardò l’alpino che si limitò ad allargare le braccia, pareva sincero, risalirono sull’auto e fecero ritorno alla taverna.
A dir la verità la cena fu di alto livello, la moglie dell’oste aveva preparato pici con ragù di cinghiale per primo, fin troppo abbondanti a dire di Giorgetti…
INGREDIENTI:
Pici – 500 g.
Salsiccia – 100 g.
Alloro – 2 foglie
Sale – q.b.
Cinghiale – 400 g.
Passata di pomodoro – 200 g.
Olio E.v.o. – q.b.
PREPARAZIONE
Il ragù di cinghiale è più semplice di quello che sembra.
Il sapore di selvatico può essere un po’ troppo forte: noi di solito mettiamo la carne in freezer per almeno 2 settimane in modo che perda un po’ l’odore.
Per il ragù si deve tagliare a pezzetti piccoli la carne di cinghiale e cuocerla con un filo di olio. Potete aggiungere anche la salsiccia di maiale, in modo da smorzare maggiormente il sapore. Quando la carne è rosolata, aggiungete la passata di pomodoro, le foglie di alloro, regolate di sale e fate cuocere almeno 3 ore.
Cuocere i pici in abbondante acqua salata e condirli con il ragù di cinghiale.