L’MP 18.I è un mitra tedesco della prima guerra mondiale. Fu adottato nel 1918 dall’esercito tedesco come arma primaria delle Stoßtruppen, gruppi di assalto specializzati nella guerra di trincea. Sebbene la produzione di MP 18 sia finita negli anni venti, il progetto costituì la base della maggior parte delle pistole mitragliatrici ideate tra il 1920 ed il 1960. Viene spesso considerato…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra
Modello: MP 18 – 11 Tipo: mitragliatore leggero N° prodotto: 35.000 Calibro: 9 mm. Colpi: 20-32 caricatore scatola o circolare Produzione: 1918/1920 Dimensioni: 4,180 kg. x 832 mm. Canna: 197 mm. Azionamento: massa battente Cadenza di tiro: 550 colpi al min. Tiro utile: 200 m. Organo di mira: mire metalliche
Il fusil mitrailleur Mle 1915 CSRG (noto anche come Chauchat) è un fucile mitragliatore prodotto in Francia durante la prima guerra mondiale. Nel 1914, le truppe francesi entrarono in guerra prive di un’arma leggera di squadra. Risultò presto evidente la necessità, nel contesto della guerra moderna, di dotare il plotone di fanteria di un’arma manovrabile e contemporaneamente dotata di grande potenza di fuoco. L’idea di base, che era di dotare le squadre di fanteria francesi di un’arma automatica più leggera e manovrabile delle…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia
Modello: Mle 1915 C SRG – 10 Tipo: mitragliatore leggero N° prodotto: 262.000 Calibro: 7,65-7,92-8 mm. Colpi: 20 caricatore Produzione: 1915/1922 Dimensioni: 9,070 kg. x 1143 mm. Canna: 470 mm. Azionamento: lungo rinculo Cadenza di tiro: 240 colpi al min. Tiro utile: 200 m. Organo di mira: mire metalliche
La Maschinengewehr 08, abbreviata in MG 08, fu una mitragliatrice pesante con canna raffreddata ad acqua di produzione tedesca. La mitragliatrice Maxim apparve sulla scena europea ai primi del XX secolo e fece grande sensazione negli ambienti militari, essendo la prima mitragliatrice veramente affidabile ed efficiente. Tuttavia, Hiram S. Maxim fece inizialmente molta fatica a vendere il suo prodotto all’Impero tedesco: le alte sfere militari tedesche erano scettiche sulle possibilità…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra
Modello: MG 08 – 9 Tipo: mitragliatore pesante N° prodotto: 225.000 Calibro: 7,92 mm. Colpi: 100-250 caricatore a nastro Produzione: 1908/1949 Dimensioni: 62,000 kg. x 1175 mm. Canna: 680 mm. Azionamento: corto rinculo Cadenza di tiro: 450-500 colpi min. Tiro utile: 200/2000 m. Organo di mira: ad alzo Baionetta: no
La mitragliatrice Maxim è il primo modello funzionante di arma automatica portatile. Deve il suo nome all’inventore americano Hiram Maxim che la inventò nel La prima arma automatica portatile (che nella sua prima versione richiedeva 4-6 uomini per il maneggio) mostrò nei primi test una capacità di fuoco massima di 500 colpi al minuto, il che la rendeva un’arma devastante. A differenza di altri modelli come la mitragliatrice Gatling, sfruttava il rinculo per espellere la cartuccia esplosa e camerarne un’altra anziché richiedere un…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia
Modello: Maxim – 8 Tipo: mitragliatore pesante N° prodotto: 1.200 Calibro: .45 – .303 Colpi: 250 caricatore a nastro Produzione: 1912/1968 Dimensioni: 15,00 kg. x 1090 mm., 23,00 kg. peso treppiede Canna: 642 mm. Azionamento: corto rinculo Cadenza di tiro: 500-600 colpi min. Tiro utile: 740 m. Organo di mira: mire metalliche
La mitragliatrice Lewis, in inglese Lewis Gun (o Lewis Automatic Machine Gun), fu una mitragliatrice leggera adoperata dall’esercito statunitense nel 1913, venne ritenuta inadeguata e sostituita con la mitragliatrice leggera Chauchat, per poi passare nel 1917 al Browning Automatic Rifle. Il vero successo arrivò con l’inizio della prima guerra mondiale quando l’arma fu acquistata dal Belgio e successivamente dal Regno Unito. Durante il primo conflitto mondiale, venne installata su…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia
Modello: Lewis Gun – 7 Tipo: mitragliatore leggero N° prodotto: 15.000 Calibro: 7,7-7,62-7,92 mm. Colpi: 47-97 caricatore a tamburo Produzione: 1914/1953 Dimensioni: 12,700 kg. x 1270 mm. Canna: 655 mm. Azionamento: recupero gas Cadenza di tiro: 500-600 colpi min. Tiro utile: 805 m. Organo di mira: mirino ottico Baionetta: no
Il Tankgewehr M1918 è stata un’arma tedesca della Prima guerra mondiale prodotta in circa 15.800 esemplari. Fu il primo fucile al mondo progettato al solo scopo di colpire bersagli corazzati. L’apparizione dei primi blindati presso gli alleati mise inizialmente i tedeschi in difficoltà. Un primo rimedio consistette nello sviluppo di munizioni a palla perforante ed ogni soldato di fanteria ne venne dotato di un certo numero. La blindatura dei carri nemici divenne…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra
Modello: Tankgewehr M1918 – 21 Tipo: fucile anticarro N° prodotto: 15.800 Calibro: 13,2 mm. Colpi: colpo singolo Produzione: 1918 Dimensioni: 15,900 kg. x 1691 mm. Canna: 970 mm. Azionamento: otturatore girevole Velocità alla volata: 785 m/s Tiro utile: 500 m. Organo di mira: alzo 100/500 m.
Il Mauser Model 1871 noto anche come Gewehr 71 è stato un fucile a otturatore girevole-scorrevole progettato e prodotto da Paul Mauser e Wilhelm Mauser per l’azienda omonima Mauser. Paul Mauser ha sviluppato il fucile tra il 1866 e il 1871. Durante il 1870-71 si sono svolti collaudi e test con molti fucili diversi, con il “M1869 Bavarian Werder” che era il principale concorrente dei Mausers. Il Mauser è stato provvisoriamente adottato il 2 dicembre 1871, in attesa dello sviluppo finale del meccanismo della…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra
Modello: Mauser M1871 – 18 Tipo: fucile d’ordinanza N° prodotto: circa 3.000.000 Calibro: 11,15-10,15-9,5-11-7,65-6,5 mm. Colpi: 1-8 a caricatore tubolare Produzione: 1867/1890 Dimensioni: 4,500 kg. x 1350 mm. Canna: 855 mm. Azionamento: otturatore girevole Velocità alla volata: 440 m/s Tiro utile: 500 m. Organo di mira: mire metalliche
A differenza dei precedenti modelli, aveva la ricarica in una posizione decisamente più maneggevole, usando una piastrina che veniva poi spinta via dopo averne fatto scorrere col pollice i colpi verso il basso fin nel caricatore fisso dell’arma, integrale col meccanismo. I modelli precedenti ne avevano uno simile ma sporgente sotto la cassa come nello Steyr-Mannlicher M1895 austriaco, nel Mosin-Nagant russo, o nel Carcano Mod. 91 italiano: venivano caricati con una…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra
Modello: Mauser Gewehr 98 – 17 Tipo: fucile d’ordinanza N° prodotto: 14.000.000 Calibro: 8 mm. Colpi: 5 a caricatore integrato Produzione: 1898/1918 Dimensioni: 3,900 kg. x 1250 mm. Canna: 760 mm. Azionamento: otturatore scorrevole Velocità alla volata: 878 m/s Tiro utile: 500 m. Organo di mira: mire metalliche
In ONORE a questo glorioso fucile italiano, abbiamo deciso di pubblicarne la scheda completa.
Utilizzatori: Regio Esercito Italiano, Bulgaria, Giappone, Finlandia, Impero Tedesco, Libia, Jugoslavia. Conflitti: prima e seconda guerra mondiale e altri 8 conflitti. Storia: A seguito della scoperta da parte di Paul Marie Eugène Vieille nel 1884 della polvere infume, attraverso la gelatinizzazione della nitroglicerina con una miscela di etere ed alcool, si rese disponibile la possibilità di progettare fucili di calibro minore di quelli fino ad allora adottati. Il Regio Esercito aveva in dotazione i fucili Vetterli-Vitali Mod. 1870/87, Vetterli-Bertoldo Mod. 1870/82 e Vetterli-Ferracciù Mod. 1870/90 nel grosso calibro 10,35 × 47 mm R, con munizioni a polvere nera ma resi obsoleti da questa nuova scoperta. Gli storici nemici austriaci, ad imitazione di quanto fatto dai francesi, avevano introdotto in servizio lo Steyr-Mannlicher M1888 in calibro 8 × 50 mm R Mannlicher. I tedeschi adottarono nel 1888 la munizione da 8 x 57 mm sul nuovo fucile Gewehr 88, che sembrò all’inizio una scelta ragionevole, ma, a seguito di alcuni esperimenti, si decise di adottare un calibro ancora inferiore, da 6,5 mm Carcano, che avrebbe permesso, tra l’altro, alle truppe di trasportare con facilità un maggior quantitativo di munizioni. Nella seconda guerra mondiale, fin dal 1935, il colonnello Giuseppe Mainardi fu incaricato di studiare una nuova munizione e nel 1938 si arrivò quindi all’adozione di nuove munizioni 7,35 × 51 mm a nitrocellulosa pura, mentre nel frattempo il maggiore Roberto Boragine ed il generale Federico Capaldo, vennero incaricati di progettare un fucile che utilizzasse il nuovo calibro e potesse recuperare anche le scorte esistenti: gli arsenali, infatti, erano ancora pieni di vecchi Fucili Mod. 91 con la canna usurata. Varianti e baionette: Il 29 marzo 1892 il Regno d’Italia adottava ufficialmente il Fucile Modello 1891 come arma di fanteria in sostituzione del Vetterli-Vitali. La canna, a rigatura destrorsa progressiva a 4 rilievi, aveva un diametro interno di 6,5 mm tra i pieni e 6,8 mm tra i vuoti della rigatura. L’arma era troppo lunga per l’uso nella cavalleria e per i bersaglieri ciclisti, tanto che veniva ancora utilizzato il Vetterli nei modelli specifici. Nel 1893 venne dunque progettato un nuovo modello decisamente più corto e leggero (910 mm e 3,16 kg), con canna da 451 mm, chiamato ufficialmente Moschetto Mod. 91 o anche Moschetto Mod. 91 per cavalleria. I Moschettieri del Duce, corpo scelto della MVSN per la guardia personale del Duce, ricevette il Moschetto Mod. 91 per Moschettieri del Duce, che differiva dal modello da cavalleria solo per le rifiniture. Nel 1939 la Beretta produsse 100 Moschetti Mod. 91 speciali per la scorta personale Viceré d’Etiopia Amedeo di Savoia, Duca d’Aosta. Per i genieri e gli artiglieri venne adottato un ulteriore modello, chiamato Moschetto Mod. 91 per truppe speciali, anche chiamato Moschetto Mod. 91 TS. Il Moschetto Mod. 91 TS per Carabinieri Reali-Guardie del Re si differenziava dal Mod. 91 TS per la baionetta e per le rifiniture.
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia
Modello: Man. Carcano M91 – 16 Tipo: fucile d’ordinanza N° prodotto: 3.000.000 circa Calibro: 6,5-7,35-7,92 mm. Colpi: 6 a serbatoio fisso Produzione: 1892/1945 Dimensioni: 3,800 kg. x 1285 mm. Canna: 780 mm. Azionamento: otturatore scorrevole Velocità alla volata: 700 m/s Tiro utile: 1000 m. Organo di mira: alzo a quadrante
Fu inizialmente usato dall’Imperial regio Esercito, per tutta la prima guerra mondiale e usato anche dopo dagli eserciti austriaci ed ungheresi. L’utilizzatore estero principale fu la Bulgaria, la quale, dal 1903, ne acquistò grandi quantità, che usò in ambedue le guerre mondiali. Molti di questi fucili furono usati durante la seconda guerra mondiale soprattutto dall’esercito ungherese ma anche dalla Wehrmacht che li distribuì ai Landser (riservisti), alle unità nelle retrovie, ed alle innumerevoli polizie locali e corpi franchi pro-tedeschi. I Mannlicher furono estesamente usati…
Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia
Modello: Mannlicher M1895 – 14 Tipo: fucile N° prodotto: oltre 3.000.000 Calibro: 7,92 – 8 mm. Colpi: 5 a caricatore en-bloc Produzione: 1895/1918 Dimensioni: 3,360-3,800 kg. x 1000-1272 mm. Canna: 480-765 mm. Azionamento: otturatore scorrevole Velocità alla volata: 580-620 m/s Tiro utile: 400 m. Organo di mira: alzo e cursore