Cavalletta / Grillo / Locusta / Pulce

Il barchino «saltatore», secondo la notazione diffusa, o tank marino secondo la classificazione utilizzata all’epoca all’Arsenale di Venezia dove i mezzi furono realizzati, o MAS speciale secondo la definizione di progetto, era una classe di quattro mezzi d’assalto concepiti dalla Regia Marina nel 1917 con l’obbiettivo di violare il porto di Pola, principale base della k.u.k. Kriegsmarine. L’azione di forzamento del canale di Fasana svoltasi nella notte tra il 1° ed il 2 novembre 1916, durante la quale si utilizzarono dei pesi per abbassare le ostruzione metalliche poste all’imboccatura del canale, fu di ispirazione per l’ingegnere Attilio Bisio direttore della SVAN di Venezia ed ideatore dei…

CLASSE:

TANK MARINO M.A.S.

M.A.S.

M.a.s., storia

Le Flottiglie MAS, acronimo di Motobarca Armata Silurante SVAN, furono una serie di flottiglie della Regia Marina Italiana composte da motoscafi armati siluranti. Fecero l’esordio in combattimento nella prima guerra mondiale, causando gravi perdite alla flotta austro-ungarica. Flottiglie e squadriglie dipendevano dell’Ispettorato generale delle flottiglie MAS (Generalmas), con sede prima a Livorno e poi a Lerici. Fondamentalmente si trattava di un motoscafo da 20 – 30 tonnellate di dislocamento (a seconda della classe), con una decina di uomini di equipaggio e armamento costituito generalmente da due siluri e alcune bombe di profondità antisommergibile, oltre a una mitragliatrice o a un cannoncino. I MAS, derivati dalla tecnologia dei motoscafi civili con 2 motori a benzina a combustione interna da 500 cavalli l’uno, compatti e affidabili, ebbero un’ampia diffusione nella Regia Marina durante la guerra del 1915-18. Montavano motori entro-fuoribordo di concezione automobilistica, di grande potenza ed efficienza, ad iniezione diretta, ovviando in tal modo ai problemi di carburazione del motore dovuti alla scarsa raffinazione del benzene usato come carburante. I primi modelli furono prodotti dalle officine Fraschini e furono successivamente modificati e prodotti dal Cantiere Orlando, di Livorno, da dove uscirono i MAS impiegati da D’Annunzio. Alcuni esemplari (ad esempio quello usato da D’Annunzio e da Luigi Rizzo nella beffa di Buccari, azione di disturbo alla flotta austro-ungarica ancorata nella baia di Buccari), montavano due motori ridondanti, uno a servizio dell’altro, nell’ottica d’incremento puro d’efficienza e affidabilità del mezzo navale. Lo stesso D’Annunzio coniò dalla sigla MAS la locuzione latina Memento audere semper. I MAS potevano essere utilizzati sia come pattugliatori antisommergibile, che come mezzi da attacco insidioso alle navi della flotta austro-ungarica, a seconda degli equipaggiamenti. I MAS della seconda guerra mondiale avevano velocità di circa 45 nodi, due siluri da 450 mm moderni e una mitragliatrice. Anche vecchie unità vennero usate, in teatri operativi come l’Africa Orientale Italiana. Dopo alcuni decenni in cui la marina italiana, potente ma anche legata a mari assai chiusi e indicati per mezzi navali costieri, aveva impiegato mezzi veloci siluranti, ma con problemi dovuti all’indisponibilità di potenti motori a benzina, il problema della propulsione venne risolto.

S 1 / 3

La costruzione di questa classe derivò da un accordo, nato nel 1910, tra i cantieri britannici Scott di Greenock ed il cantiere italiano FIAT del Muggiano, costruttore dei sommergibili di piccola crociera tipo «Laurenti». Il progetto della classe S derivava da quello di un sommergibile italiano in costruzione nello stesso periodo, l’Argonauta. Tuttavia i motori di questi sommergibili dimostrarono grossi problemi: i continui guasti obbligarono ad un servizio molto breve e saltuario (l’S 3 non svolse mai missioni di guerra). Le prime due (S1 e S2) operarono per breve tempo per la Royal Navy, con l’unico risultato della cattura, nel giugno 1915, del peschereccio tedesco Ost ad opera…

Nazione Modello Varo Destino
S1 1914 Demolito nel 1919
S2 1915 Demolito nel 1919
S3 1915 Demolito nel 1919

CLASSE:

S

SOMMERGIBILE

Pietro Micca

Divenuto operativo nell’agosto 1918, il 28 del mese fu dislocato a La Spezia ed effettuò qualche missione antisommergibile e difensiva delle rotte mercantili sino a novembre. Tornato poi a La Spezia, vi fu impiegato per l’addestramento unitamente agli altri sommergibili della sua classe. Posto sotto il diretto controllo del Comando Forze Navali nel luglio 1923, continuò ad essere impiegato per l’addestramento in Mar Tirreno. Nell’ottobre 1925 passò al neocostituito Comando Divisione Sommergibili. Prese parte all’esercitazione del giugno 1926 ed alla rivista navale di Ostia. Svolse crociere…

CLASSE:

MICCA

SOMMERGIBILE

Otaria

Fu sottoposto ad intenso addestramento, partecipando all’esercitazione dell’agosto 1908 in Mar Tirreno. Fu poi assegnato alla IV Squadriglia Sommergibili basata a Venezia; nell’agosto 1914, in seguito alla partecipazione ad un’altra esercitazione, risultò il sommergibile meglio addestrato. Poco dopo l’ingresso dell’Italia nel primo conflitto mondiale fu assegnato alla I Squadriglia Sommergibili, restando a Venezia, con un periodo in cui fu di base a Brindisi. Nel giugno 1916 andò a formare, unitamente al capoclasse Glauco, un gruppo autonomo nella base di Taranto. Nel…

CLASSE:

GLAUCO

SOMMERGIBILE

Nereide

Il 5 agosto 1915, tra le 4.30 e le 5 del mattino, il Nereide – in anticipo rispetto al previsto – si portò all’ormeggio sommergibili di Zadlo (Pelagosa Grande); da terra, su richiesta del comandante Del Greco, giunse una pilotina con un nostromo, per agevolare le manovre di ormeggio, manovra che peraltro apparve eseguita in maniera piuttosto inusuale: da terra si pensò che il sommergibile avesse subito in guasto e stesse attraccando per ripararlo. Non appena il sommergibile si fu ormeggiato, però, rimise nuovamente in moto lasciando gli ormeggi ed iniziò la manovra d’immersione rapida…

CLASSE:

NAUTILUS

SOMMERGIBILE

Nautilus

Una volta in servizio fu assegnato alla III Squadriglia Sommergibili di Brindisi. Nel maggio 1915, all’entrata dell’Italia nel primo conflitto mondiale, era distaccato a Taranto, ma fece poi ritorno nella sua base di Brindisi. Durante la prima guerra mondiale però in funzione offensiva lungo le coste della Dalmazia, ove vi era traffico di unità austroungariche, ma non incontrò mai navi nemiche. Nel giugno 1917 fu trasferito da Brindisi a Taranto, venendo impiegato a difesa di tale porto. In tutto svolse 21 missioni offensive e 44 difensive, con 859 ore di navigazione in superficie e 577 in immersione…

CLASSE:

NAUTILUS

SOMMERGIBILE

Narvalo

Dopo l’entrata in servizio fu impiegato nell’addestramento nelle acque dell’Alto Adriatico, avendo come base Venezia. All’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale fu dislocato a Brindisi, in seno alla IV Squadriglia Sommergibili, con il tenente di vascello Ottavio Siccoli come comandante. Fu impiegato in funzione difensiva. Nel 1916 assunse il comando dell’unità il tenente di vascello Baccon; nel maggio dello stesso anno il sommergibile fu messo sotto il controllo diretto del Comando Sommergibili. Nel 1918 fu trasferito a Porto Corsini. Il 3 agosto 1918 fu messo in riserva e venne successivamente radiato e demolito. In tutta la guerra il Narvalo aveva svolto…

CLASSE:

GLAUCO

SOMMERGIBILE

N 1 / 6

Derivata dalla classe Nautilus, di cui costituiva una versione migliorata e più grande, fu progettata dal colonnello del Genio Navale Curio Bernardis. Le unità avevano struttura a scafo semplice con doppifondi e serbatoi di carburante interni. A differenza dei Nautilus, su questi sommergibili all’armamento silurante si aggiungeva quello antiaereo, costituito da un cannone da 76 mm. Le ultime due unità (N 5 ed N 6), provviste di motori Tosi invece che Sulzer, ebbero migliori prestazioni di velocità ed autonomia rispetto alle unità precedenti. Sulle torrette di alcuni dei sommergibili fu installato un paragambe in metallo. Le prime quattro furono costruite nei cantieri…

Nazione Modello Varo Destino
N1 1917 Demolito nel 1930
N2 1918 Demolito nel 1928
N3 1918 Demolito nel 1935
N4 1918 Demolito nel 1935
N5 1917 Demolito nel 1929
N6 1918 Demolito nel 1935

CLASSE:

N

SOMMERGIBILE

Medusa

Fu il primo sommergibile italiano ad adottare, per la navigazione in superficie, un motore diesel. Si tratta di motore esacilindrico in linea, della potenza di 300 CV, che rappresenta il primo motore diesel a due tempi, progettato e costruito dalla FIAT nel 1909 appositamente per questo impiego. Terminate le lunghe prove a La Spezia, fu assegnato alla I Squadriglia Sommergibili e dislocato a La Maddalena, trascorrendo un periodo di continuo addestramento. Dopo l’ingresso dell’Italia nel primo conflitto
mondiale – all’epoca il Medusa era a Venezia e ne era ancora comandante il tenente di…

CLASSE:

MEDUSA

SOMMERGIBILE

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