Fucili e mitragliatori, storia

Armi lunghe: sono quelle armi leggere dedicate ai tiri su lunghe distanze, hanno la canna lunga e vengono imbracciate utilizzando entrambe le mani e quasi sempre sfruttando l’appoggio alla spalla per reggerle durante il puntamento e lo sparo. Ne sono tipici rappresentanti i fucili, le carabine, i moschetti ed alcuni mitragliatori, anche se queste ultime utilizzano spesso un appoggio di sostegno a bipiede o a treppiede per mantenere la stabilità dell’arma durante gli spari a raffica. Le armi lunghe vengono impiegate nell’esercizio della caccia, quale armamento individuale in guerra e per uso ludico-sportivo in attività di tiro a segno. All’inizio del XIX secolo furono inventate le prime armi a ripetizione, in seguito, con il passaggio alle armi a retrocarica, si ebbe un ulteriore sviluppo con l’adozione del sistema di accensione “a percussore lanciato” reso possibile dalla nascita della cartuccia, racchiusa all’interno di un involucro detto bossolo. Tra i primi esempi di tali armi si può ricordare il fucile Chassepot con percussore ad ago e cartucce di carta con innesco situato direttamente a contatto della parte posteriore della palla. Da segnalare anche nella seconda metà del XIX secolo i fucili ad azionamento a leva e la mitragliatrice Gatling, una delle prime armi a ripetizione ad avere un certo utilizzo in un conflitto, in tal caso nella guerra civile americana. Ad oggi la carica, l’innesco e il proiettile sono contenuti in un bossolo metallico e l’insieme costituisce la cartuccia, mentre l’arma provvede (dopo essere stata caricata ed avendo alloggiata una munizione nella “camera di cartuccia” all’interno della canna) a percuotere l’innesco tramite un percussore (a sua volta azionato o meno da un “cane”), che vi si abbatte sopra come un martello. Il fatto che l’intera munizione sia diventato un unico oggetto, ha permesso anche lo sviluppo di sistemi di alimentazione, di scatto e di gestione della ripetizione del colpo che hanno portato a produrre armi da fuoco automatiche con cadenze di tiro di parecchie centinaia di colpi al minuto; le armi automatiche con maggiore cadenza di tiro attualmente in uso discendono dal cannone M61 Vulcan sono munite di un affusto con più canne rotanti: ad esempio, l’arma principale dell’aereo anticarro A-10 Thunderbolt II è un cannoncino a 7 canne rotanti in grado di sparare 4000 colpi (esplosivi o perforanti in uranio impoverito) da 30 mm ciascuna al minuto.

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Villar Perosa Fiat

La Villar Perosa (denominazione ufficiale FIAT Mod. 1915) è un mitra progettato in Italia nel 1914 ed utilizzato nella prima guerra mondiale. Ebbe il battesimo del fuoco due anni prima della MP 18 tedesca, generalmente riconosciuta come primo mitra impiegato in combattimento. Fu continuamente rimaneggiata nel corso del conflitto e costituì l’arma principale degli Arditi. Alcuni mesi prima dello scoppio delle ostilità contro l’Impero austro-ungarico, al CSI fu proposto il brevetto di un’innovativa arma da fuoco automatica…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

Modello: Villar Perosa Fiat – 19
Tipo: mitragliatore leggero
N° prodotto: –
Calibro: 9 mm.
Colpi: 25 caricatore bifilare
Produzione: 1915/1918
Dimensioni: 6,500 kg. x 533 mm.
Canna: 320 mm.
Azionamento: massa battente
Cadenza di tiro: 1200 colpi al min.
per canna, totale 2400 colpi al min.
Tiro utile: 100 m.
Organo di mira: metalliche con alzo

Vickers

La mitragliatrice Vickers era una mitragliatrice media di fabbricazione britannica utilizzata da alcuni stati della triplice intesa durante la prima guerra mondiale e fino alla prima metà del XX secolo. La Vickers, originariamente denominata Vickers-Maxim, progettata dalla omonima casa inglese, fu adottata dalla Gran Bretagna nel 1912 con il nome di Vickers Mk I. La Mk I, che è una versione modificata della…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

Modello: Vickers – 18
Tipo: mitragliatore medio
N° prodotto: –
Calibro: 7,7 mm. (.303)
Colpi: 250 caricatore a nastro
Produzione: 1912/1968
Dimensioni: 15,000-23,000 kg. x
1100 mm.
Canna: 720 mm.
Azionamento: rinculo con spinta a
gas
Cadenza di tiro: 450-500 colpi min.
Tiro utile: 740 m.
Organo di mira: mire metalliche

SIA M1918

La SIA Mod. 1918 è stata la prima mitragliatrice leggera italiana raffreddata ad aria. Sviluppata alla fine della prima guerra mondiale, vide impiego in numero limitato negli ultimi mesi del conflitto e fu prevista come sostituta della primitiva pistola mitragliatrice Villar Perosa nell’ipotesi dell’eventuale proseguimento delle ostilità. La SIA è una mitragliatrice leggera funzionante con sistema di chiusura…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

Modello: SIA M1918 – 17
Tipo: mitragliatore leggero
N° prodotto: 18.000
Calibro: 6,5 mm.
Colpi: 50 caricatore bifilare
Produzione: 1918/1925
Dimensioni: 16,300 kg. x 1160 mm.
Canna: 660 mm.
Azionamento: massa battente
Cadenza di tiro: 500-700 colpi min.
Tiro utile: 850 m.
Organo di mira: metalliche con alzo

Schwarzlose M.07/12

La Maschinengewehr Patent Schwarzlose M.07/12 era la mitragliatrice pesante d’ordinanza dell’Imperial regio Esercito durante la prima guerra mondiale. Fu anche impiegata, durante la seconda guerra mondiale dagli eserciti italiano, olandese, greco e ungherese. La Schwarzlose M.07 era un’arma alimentata a nastro e raffreddata ad acqua progettata dal tedesco Andreas Wilhelm Schwarzlose. Era generalmente montata su un…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

Modello: Schwarzlose M.07/12 – 16
Tipo: mitragliatore pesante
N° prodotto: –
Calibro: 6,5-8 mm.
Colpi: 250 caricatore a nastro
Produzione: 1908/1939
Dimensioni: 41,400 kg. x 945 mm.
Canna: 530 mm.
Azionamento: massa battente
Cadenza di tiro: 400-580 colpi min.
Tiro utile: 2000 m.
Organo di mira: alzo e mirino

Salvador Dormus M1893

La Salvator-Dormus M1893 era una mitragliatrice pesante austro-ungarica che venne prodotta dalla cecoslovacca Škoda negli stabilimenti di Plzeň. Il primo modello ebbe il battesimo del fuoco durante la rivolta dei Boxer, mentre le ultime versioni trovarono limitato impiego durante la prima guerra mondiale. Il maggiore dell’Imperial regio Esercito austro-ungarico, Georg von Dormus, e l’Arciduca d’Austria Francesco Salvatore d’Asburgo-Lorena brevettarono nel 1888 una nuova mitragliatrice azionata a massa battente con ritardo di apertura. La Škoda ne iniziò la produzione di serie sotto la direzione di…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Modello: Salvador Dormus
M1893 – 15
Tipo: mitragliatore pesante
N° prodotto: –
Calibro: 8 mm.
Colpi: – caricatore a nastro
Produzione: 1893/1902
Dimensioni: 20,000 kg. x 940 mm.
Canna: 530 mm.
Azionamento: massa battente
Cadenza di tiro: 180-300 colpi min.
Tiro utile: 2000 m.
Organo di mira: –

Saint-Étienne M1907

La Saint-Étienne mod. 1907 o Saint-Étienne Mle 1907 (mle è l’abbreviazione del francese modèle, modello) è stata la mitragliatrice pesante dell’esercito francese dal 1914 fino al 1916 quando fu sostituita gradualmente dalla Hotchkiss Mle 1914, conseguentemente le Saint-Étienne furono vendute a cobelligeranti, segnatamente l’Italia o trasferite su fronti minori. La mitragliatrice mod. 1907 basa il suo funzionamento sull’estrazione dei gas da un orifizio posto a metà della canna che aziona un…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

Modello: Saint-Étienne M1907 – 14
Tipo: mitragliatore pesante
N° prodotto: 41.000
Calibro: 8 mm.
Colpi: 25-300 caricatori vari
Produzione: 1914/1917
Dimensioni: 25,730 kg. x 1180 mm.
Canna: 710 mm.
Azionamento: recupero gas
Cadenza di tiro: 4-500 colpi al min.
Tiro utile: 1.000 m.
Organo di mira: –
Varianti: S.E. M1907T

PM M1910

Il M1910 PM (Пулемёт Максима на станке Соколова, Pulemyot Maxim Sokolov na stanke Sokolova “mitragliatrice di Maxim modello 1910 su affusto Sokolov”) è una mitragliatrice pesante utilizzata dall’esercito imperiale russo durante la prima guerra mondiale e dall’Armata Rossa durante la seconda guerra mondiale, oltre che da numerose altre forze armate e movimenti di guerriglia nel XX secolo. La prima mitragliatrice veramente…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Modello: PM M1910 – 13
Tipo: mitragliatore pesante
N° prodotto: oltre 21.000
Calibro: 7,62 mm.
Colpi: 250 caricatore a nastro
Produzione: 1910/1939 – 1941/1945
Dimensioni: 64,300 kg. x 1067 mm.
Canna: 721 mm.
Azionamento: corto rinculo
Cadenza di tiro: 550 colpi al min.
Tiro utile: 740 m.
Organo di mira: mire metalliche
Baionetta: no

Perino M1908

La Perino Modello 1908 è una mitragliatrice media adottata dal Regio Esercito nella Prima guerra mondiale. È stata la prima arma automatica progettata e prodotta in Italia. L’arma fu sviluppata dal Capo tecnico di artiglieria cavalier Giuseppe Perino a partire da una richiesta delle forze armate per una mitragliatrice a funzionamento automatico e non meccanico. Dal 1903 fu presentata alle prove tecniche di…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra e Italia

Modello: Perino M1908 – 12
Tipo: mitragliatore medio
N° prodotto: 150
Calibro: 6,5 mm.
Colpi: 20 caricatore a lastrine
Produzione: 1903/1911
Dimensioni: 83,000 kg. x 1125 mm.
Canna: 625 mm.
Azionamento: lungo rinculo
Cadenza di tiro: 450 colpi al min.
Tiro utile: massimo 2000 m.
Organo di mira: tacca di mira

MP 18

L’MP 18.I è un mitra tedesco della prima guerra mondiale. Fu adottato nel 1918 dall’esercito tedesco come arma primaria delle Stoßtruppen, gruppi di assalto specializzati nella guerra di trincea. Sebbene la produzione di MP 18 sia finita negli anni venti, il progetto costituì la base della maggior parte delle pistole mitragliatrici ideate tra il 1920 ed il 1960. Viene spesso considerato…

Da: Il fuoco del primo conflitto – Terra

Modello: MP 18 – 11
Tipo: mitragliatore leggero
N° prodotto: 35.000
Calibro: 9 mm.
Colpi: 20-32 caricatore scatola o
circolare
Produzione: 1918/1920
Dimensioni: 4,180 kg. x 832 mm.
Canna: 197 mm.
Azionamento: massa battente
Cadenza di tiro: 550 colpi al min.
Tiro utile: 200 m.
Organo di mira: mire metalliche

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